sabato 10 marzo 2012

Esame di Laboratorio di Progettazione III

L'esame di laboratorio 3 svolto lo scorso Anno Accademico con la Prof.ssa G.Salimei, prevedeva che gli studenti si inserissero con il progetto di una scuola elementare e media, in un ambito di intervento abbastanza complesso. L'area scelta era quella di Cese di Preturo, un piccolo paese a qualche km di distanza da L'Aquila, in un contesto urbano in fase di ricostruzione dopo il grande terremoto del 2009 che ha causato molti danni in quelle zone.

Nell'area di Cese era, ed è tutt'ora in atto, un progetto di riqualificazione urbana chiamato C.A.S.E. che prevede la demolizione degli edifici ormai inutilizzabili e la ricostruzione di nuovi edifici con tecnologie anti sismiche e di ecosostenibilità di ultima generazione, per tutte le famiglie che a causa del sisma si sono ritrovate senza casa. 
Il progetto C.A.S.E. è quindi inquadrato in un masterplan generale in cui dovevamo inserici modificandolo il meno possibile, cercando di attenerci il più possibile alle linee guida che la Professoressa ci aveva dato. Non è stato semplice in realtà, perchè dovevamo tenere conto di molti fattori come ad esempio la fruibilità del nostro edificio che non doveva compromettere quella dei nuovi edifici costruiti, creare esclusivamente percorsi pedonali, creare terrazzamenti, piazze e patii.

 MASTERPLAN AREA CESE DI PRETURO - PROGETTO C.A.S.E.


MASTERPLAN AREA CESE DI PRETURO -TAVOLA DI INSERIMENTO PROGETTO


Tra le modifiche che potevamo apportare al masterplan originale, era concessa la creaziane di terrazzamenti, tra una metà e l'altra del progetto, che salissero e scendessero di quota creando così una serie di percorsi pedonali molto dinamici che non fossero le solite "camminate" in linea retta, permettendo così a tutti i residenti di potersi godere completamente la vita del paese.


 Questo progetto aveva la necessità di porsi in questo paese come punto focale per la vita sociale degli abitanti. Difatti la scuola non doveva essere fine a sestessa, ma prevedeva degli spazi che potessero essere utilizzati dalla comunità, come ad esempio dei laboratori di disegno, una biblioteca, un piccolo teatro ed una palestra. Quindi ho pensato di non raggruppare tutti questi elementi in un unico "blocco", ma di separarli creando un complesso di edifici che svolgessero tutti il loro compito in maniera autonoma non interferendo così con gli altri nel caso in cui fossero tutti usati contemporaneamente.

Il concept iniziale che ha fatto da linea guida, è quello della "cicatrice che deve essere curata". Il percorso principale con il terrazzamento vuole simboleggiare una grande ferita che deve essere curata, ricucita mediante dei punti di sutura. All'inizio il masterplan prevedeva una serie di ponticelli verdi pedonali che collegassero le varie parti del terrazzamento, e la scuola doveva apparire come un grande ponte che facesse da collegamento principale, da ponte maestro, che non si ponesse come ostacolo nei vari percorsi.

TAVOLA CONCEPT


Dopo un lungo studio sul concept preliminare, sulle strategie e soluzioni da adottare per migliorare ed incrementare le potenzialità del progetto, ho optato per l'eliminazione dei ponticelli verdi, e la rivisitazione della scuola, arrivando ad un risultato finale della composizione degli edifici del complesso come ponti (ideali) e come punti di sutura "iniziali" per la ricucitura della "ferita" ben riconoscibili. 

L'edificio principale non si pone come ostacolo lungo i percorsi continui, ma si integra con gli stessi ed il paesaggio, creando una continuatà con gli esterni del quartiere e gli interni della scuola. Difatti la scuola, oltre ai due ingressi principali, ha una terza entrata proprio lungo il percorso che passa al di sotto della scuola che si connette con i patio interno, all'aperto, che porta fino alla copertura/terrazzo dell'edificio. Il teatro e la palestra sono facilmente raggiungibili ed utilizzabili da tutti i residenti della zona, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali in cui la scuola è chiusa, evitando così di mantenere aperti locali scolastici inutilmente.

VISTA PERCORSO ED INGRESSO PATIO


 VISTA DEL PATIO E DEL TERRAZZO


I tagli generati dallo studio del masterplan hanno portato anche alla creazione di una piazza utile all'interazione e alla vita sociale delle persone che vivono nella zona. 

VISTA ILLUSTRATIVA DELLA PIAZZA


VISTA PLANIMETRICA DEL COMPLESSO E DELLA PIAZZA




Per quanto riguarda l'aspetto bioclimatico, ho scelto delle soluzioni che ritengo semplici ma molto valide. La prima di tutte è l'orientamento. 
Per favorire una maggiore efficenza energetica, le aule della scuola sono orientate ad Est, così che di giorno la luce solare favorisca una maggiore illuminazione naturale e contribuisca al riscaldamenteo globale dell'edificio facendo usare il meno possibile il sistema di riscaldamento durante le ore diurne d'inverno. I venti freddi invernali sono incanalti nel percorso che passa sotto la scuola, entrando così nel grande patio che si trova al centro dell'edificio (una sorta di grande "condotto") che li riscalda, contribuendo così riscaldare ulteriormente gli ambienti con il ricambio d'aria.
In estate invece, la scuola è schermata con degli alberi che impediscono l'illuminazione eccessiva con il conseguente surriscaldamento, favorendo però il passaggio delle correnti d'aria fresca. 
Riguardo il sistema costruttivo della struttura, approfondito in maniera minore rispetto al resto del progetto, ho optato per la tecnologia del legno prefabbricato, sempre in linea con i principi di ecosostenibilità, antisismicità, innovazione tecnologica, efficenza energetica, risparmio monetrario e di tempi di costruzione.


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